A tutti prima o poi è capitato leggere o sentire parlare di link dofollow e link nofollow. Probabilmente però, non si è mai trovato il tempo di approfondire l’argomento o semplicemente si è incappati in spiegazioni troppo articolate e tecniche.
Cos’è un link DoFollow?
Per capire veramente come funzionano i link dofollow e nofollow, è importante spiegare come funzionano la maggior parte dei link nel mondo della SEO.
Quando una pagina del sito riceve un collegamento in entrata, ovvero un collegamento ipertestuale che punta a quella pagina, la suddetta ottiene un piccolo incremento di punteggio (domain authority, domain rating, authority score o altri sinonimi).
Google prende nota di questi punti e lo fa guardando quanti link in entrata (backlinks) ha una pagina e soprattutto da quali siti. Una volta fatto ciò si chiede:
“ehi, se molte persone si collegano a una determinata pagina, deve essere davvero una buona pagina! Diamo la preferenza a quella pagina rispetto ad altre di un argomento simile in modo da poter fornire facilmente le pagine migliori ai nostri utenti sul motore di ricerca.”
Google ha creato una metrica chiamata PageRank per calcolare i questi punteggi dei link. Molte persone si riferiscono a ciò mediante il termine “link juice“. Il link juice fa riferimento dunque all’autorevolezza che viene trasferita attraverso l’utilizzo di un link da una pagina web ad un’altra.
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Ora possiamo definire cosa sono i link dofollow: I link dofollow sono link che contano come punti, aumentando il PageRank dei siti e aiutandoli di conseguenza a salire più in alto nelle SERP.
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Cos’è un link NoFollow?
Un link nofollow è un link che non conta come un punto a favore per la pagina, non aumenta il PageRank e non aiuta il posizionamento all’interno della SERP.
In termini tecnici viene creato un link nofollow con il tag HTML del collegamento che ha questo aspetto:
<a href=”https://www.seo-digitalmarketing.it/” rel=”nofollow”> Testo del link </a>
Il tag nofollow è fondamentalmente un segnale di avviso per i motori di ricerca che invoglia a “non seguire questo link”.
Ma perché ciò? Perché qualcuno dovrebbe fare una cosa del genere? Esiste un motivo più che valido per utilizzare l’attributo “nofollow”.
Come sarebbe il mondo senza link NoFollow
Come abbiamo visto in precedenza, il link dofollow, viene utilizzato da Google per misurare il PageRank. Più link cosi, significano più link juice, che si traduce in pagine del sito web con un posizionamento più elevato. Lo scopo di PageRank è quello vedere quali sono le pagine più popolari (e quindi, probabilmente, le pagine di qualità) e fornire quelle migliori agli utenti.
Bene, detto ciò, alcuni “esperti SEO”, cercano di ingannare i motori di ricerca e gonfiare le loro classifiche utilizzando metodi che rientrano nella black-hat SEO. Prima dell’attributo nofollow, la creazione di link era un modo semplice per aumentare artificialmente il posizionamento di un sito su Google.
Una volta che il PageRank è stato scoperto dai black-hats SEO, è scoppiato l’inferno! All’improvviso era tutta una questione di link per la SEO. Più link in entrata significavano un PageRank migliore e gli specialisti SEO erano determinati a ottenere il maggior numero di link possibile, anche se ciò significava inviare spam a tutti sul web.
Anche Wikipedia si è complicata, poiché le persone hanno cercato di aggiungere i propri siti come riferimenti su centinaia di pagine, tutto col fine di generare link juice.
La comunità dei blog era preoccupata: questi spammer stavano distruggendo ogni possibilità di promuovere una vera community o una discussione autentica sui blog. Nel 2005 è intervenuta Google, ed è stato introdotto l’attributo nofollow.
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Link NoFollow sono totalmente inutili?
Assolutamente no! Solo perché non forniscono link juice, non vuol dire che i link nofollow siano inutili. I link nofollow costituiscono ugualmente un prezioso referral traffic.
Un commento sul blog ben posizionato o un post sul forum pertinente, senza dofollow, può inviare un’enorme quantità (organica) di traffico al tuo sito, che a sua volta può incanalarsi verso lead e conversioni!
Inoltre, al giorno d’oggi, i motori di ricerca stanno esaminando molti fattori al di fuori del link juice e del PageRank. I segnali social come quelli di Twitter e Facebook sono sempre più preziosi, nonostante siano di tipologia “nofollow”.
La chiave è costruire il tuo marchio: non pensare a quali link sono utili per la SEO, ma pensa invece quali link sono utili per la tua attività, il tuo marchio e quali link possono aiutarti a stabilirti come un’autorità del settore. Ricorda che i link, che siano dofollow o nofollow, a priori, creano fiducia.
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Come vedere se un link è DoFollow o NoFollow
Come possiamo vedere se un link ha tag dofollow o nofollow?
In Chrome ti basta premere Ctrl+U, per visualizzare il codice sorgente, dopo di che premi Ctrl+F e nella barra di ricerca digita nofollow.
Se invece vuoi avere sempre tutto sotto controllo per quel che riguarda gli attributi nofollow, ti posso consigliare questa estensione per Chrome: Nofollow Simple.
Come ottenere link DoFollow
In questo articolo ho parlato del motivo per cui i link sono importanti, indipendentemente dalla loro tipologia: dofollow / nofollow. Tuttavia vorrei darti dei piccoli consigli su come ottenere link dofollow che portino un reale vantaggio in termini di posizionamento.
Il modo migliore per ottenere link dofollow è: essere onesti. Creare contenuti di qualità e originali che vengono condivisi (e dunque linkati), da altri siti in modo del tutto naturale. Un altro approccio potrebbe essere quello del guest blogging, in particolare su un sito pertinente al tuo, in modo da poter creare traffico referral e ottenere cosi un buon posizionamento del tuo sito online.
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Conclusione
Conoscere bene quel che si fa è il primo importante passo per una strategia SEO di successo. Se hai dubbi in merito a questo argomento o su altri in particolare, puoi contattarmi usufruendo della mia prima consulenza SEO totalmente gratuita: https://www.seo-digitalmarketing.it/contact/.